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Le Ricette della Botteghina

calvino_03“Il suo animo tristo s’esplicava soprattutto nella cucina. Era bravissima a cucinare, perché non le mancava né la diligenza né la fantasia, doti prime d’ogni cuoca,ma dove metteva le mani lei non si sapeva che sorprese mai potessero arrivarci in tavola: certi crostini di paté, aveva preparato una volta, finissimi a dire il vero, di fegato di topo, e non ce l’aveva detto che quando li avevamo mangiati e trovati buoni; per non dire delle zampe di cavalletta, quelle di dietro, dure e seghettate, messe a mosaico su una torta; e i codini di porco arrostiti come fossero ciambelle; e quella volta che fece cuocere un porcospino intero, con tutte le spine chissà perché, certo solo per farci impressione quando si sollevò il coprivivande, perché neanche lei, che pure mangiava sempre ogni razza di roba che avesse preparato, lo volle assaggiare, ancorché fosse un porcospino cucciolo, rosa, certo tenero. Infatti, molta di questa sua orrenda cucina era studiata solo per la figura, più che per il piacere di farci gustare insieme a lei cibi dai sapori raccapriccianti. Erano, questi piatti di Battista, delle opere di finissima oraferia animale o vegetale: teste di cavolfiore con orecchie di lepre poste su un colletto di pelo di lepre; o una testa di porco dalla cui bocca usciva, come cacciasse fuori la lingua, un’aragosta rossa, e l’aragosta nelle pinze teneva la lingua del maiale come se glie l’avesse strappata. Poi le lumache: era riuscita a decapitare non so quante lumache, e le teste, quelle teste di cavallucci molli molli, le aveva infisse, credo con uno stecchino, ognuna su un bignè, e parevano, come vennero in tavola, uno stormo di piccolissimi cigni.”  (da "Il barone rampante" di Italo Calvino)

Colazione

Uova Benedict
"Sul grande vassoio della colazione che Miss Marple aveva ordinato c'erano una teiera panciuta, del latte cremoso, due belle uova Benedict e due rondelle di burro modellate... Miss Marple diede mano al coltello fiduciosa."

Ingredienti (4 persone)
4 uova, 4 fette di pane, 4 fette di bacon, 1 cucchiaio di aceto di vino bianco, olio d'oliva, sale e pepe
Per la salsa olandese: 100 gr di burro, 1 cucchiaio di farina, 2 tuorli succo di 1 limone, 1 bicchiere d’acqua bollente, sale e paprika.
Preparazione
Preparare la salsa olandese facendo fondere in una casseruola una noce di burro ed 1 cucchiaio di farina quindi bagnare con l’acqua bollente; lavorate bene la salsa in modo che non si formino grumi. Aggiungere i tuorli e mescolare bene, poi incorporare gradatamente il burro ammorbidito continuando a montare la salsa. Infine profumare con il succo di limone. Preparare le uova in camicia in acqua acidulata con l’aceto, nel frattempo fate tostare le 4 fette di pane. Saltare le fettine di pancetta in pochissimo olio d’oliva. Al momento di servire disponete sui piatti le fette di pane, quelle di pancetta poi le uova, infine coprite con la salsa olandese ed una spolverata di paprika.

Dessert

Contro il caldo... Granita al caffè

(da “Gli arancini di Montalbano” di Andrea Camilleri)


«Vorrei domandarle un’informazione»

«Se è sugli orari, si rivolga all’ufficio a terra!»

«Non si tratta d’orari. Volevo sapere se lei conosceva una persona che…»

«Non ho tempo, in questo momento. Aspetti che tutti i passeggeri siano sbarcati. Guardi, facciamo così: alle nove di vediamo all’ufficio della compagnia, proprio davanti a dove siamo attraccati.»

Ci era riuscito a fottersi il bagno che si era ripromesso di fare. Pacienza. Scinnì, individuò un bar, s’assittò a un tavolino all’aperto, ordinò una granita di caffè e una brioscia. Passò tempo a taliàre la gente, ordinò un’altra granita e un’altra brioscia. Poi, essendosi fatta l’ora, andò all’appuntamento con il commissario di bordo.

«Che desidera? Guardi che ho poco tempo.»

«Il commissario Montalbano sono.»

L’altro si diede una manata sulla fronte.

«Mi pareva una faccia conosciuta! Mi perdoni per poco fa. Sa, ci sono passeggeri che… Mi dica.»

 

Ricetta della Granita

250 ml di caffè

250 ml di acqua

100 g di zucchero

Vaniglia o vanillina (facoltativa)

250 ml di panna da montare


Preparazione

Sciogliere lo zucchero nell’'acqua. Preparare il caffè, unire lo sciroppo di acqua e zucchero, la vaniglia e lasciare raffreddare. Se si possiede una gelatiera mettere il composto all’'interno e procedere seguendo le istruzioni. In circa 40 minuti è pronta.

Altrimenti, quando la miscela ha raggiunto temperatura ambiente, trasferirla in un recipiente di vetro o acciaio e metterla nel freezer. Per circa tre ore, ogni 30-40, rimescolare la granita per impedire che i cristalli di ghiaccio in formazione diventino troppo grandi.

Quando la granita è quasi pronta montare la panna, mettere la granita in un bicchiere freddo e guarnire.


A questo punto manca solo la brioscia, naturalmente quella “co' tuppu” caratteristica per la presenza nella sua sommità di una piccola pallina.

Si trova in vendita in alcune gelaterie e panetterie, ma nel caso non la trovaste ecco la ricetta che copio da: Luca Montersino – Peccati di Gola – scuola di pasticceria – Editore SITICOM


Ingredienti

500 grammi di farina bianca

15 grammi lievito di birra

70 grammi di zucchero semolato

80 grammi di latte intero

180 grammi di uova intere (circa 3,5 uova)

180 grammi di burro ammorbidito

15 grammi di miele

7,5 grammi di Marsala

8 grammi di sale

un tuorlo e qualche cucchiaio di latte intero per spennellare

Preparazione

L’impasto per la brioche, come già detto nella ricetta della pasta brioche da rosticceria, è meglio prepararlo con l’aiuto di una planetaria con l’attrezzo a gancio, tuttavia potete procedere anche manualmente.

Sistemare nella planetaria la farina setacciata, il lievito spezzettato e lo zucchero. Mettere in moto la planetaria a velocità minima e aggiungere tutto il latte (tenendo presente quanto detto a proposito di questo ingrediente). Unire le uova, poco per volta (portando la planetaria a velocità media), in modo che vengano assorbite dalla farina e continuare a lavorare fin quando l’impasto sarà liscio, compatto e omogeneo. A questo punto aggiungere il burro morbido, poco per volta, in modo che venga assorbito dall’impasto, fino ad esaurimento dell’ingrediente.

Nel frattempo miscelare il Marsala con il miele e mettere da parte.

Allorché l’impasto avrà assorbito tutto il burro e  risulterà liscio, unire poco per volta, la miscela di miele e Marsala e, non appena anche questo liquido sarà assorbito dall’impasto, aggiungere poco per volta, il sale. Far lavorare ancora per qualche minuto, fermare la planetaria, prendere l’impasto avendo cura di spolverare le mani e il piano di lavoro con la farina. Depositare la pasta sul piano di lavoro e formare una palla avendo cura di riportare l’impasto dai bordi verso la sua parte inferiore. A questo punto riporre l’impasto (che sarà morbidissimo) in frigorifero per un’ora.

Trascorso il tempo staccare pezzetti di pasta, arrotolarli con il palmo delle mani, sul piano di lavoro infarinato, in modo da formare delle palline grandi quanto una piccola arancia (circa 60 grammi) e depositarle direttamente su una placca da forno foderata con carta-forno; staccarne altre, in uguale quantità (serviranno per il “tuppo”) ma di diametro molto più piccolo (circa due cm). Nelle palline più grandi, praticare al centro una depressione (con il pollice), in modo da adagiarvi quelle più piccole pigiandole un po’. Ricoprire con pellicola da cucina e mettere a lievitare per circa due ore in luogo tiepido (il volume deve raddoppiare).

Spennellare la superficie delle biricohes con il tuorlo battuto e il latte e mettere in forno preriscaldato 200° per 10-15 minuti. Non appena le brioches saranno appena colorite, spegnere e lasciarle in forno ancora per un po’, in modo che si completi la doratura.




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